Al primo posto della classifica delle credenze più sbagliate, in campo di sport e fitness, è leader quella dei dolori muscolari legati all’ACIDO LATTICO il giorno dopo un allenamento.
Ormai sono giunto alla conclusione che alle persone piace moltissimo poter dire: “ah, che dolori che ho! È l’acido lattico dell’allenamento di ieri!”.
Purtroppo, per tutti quelli che volevano “far mostra” del loro acido lattico, sono costretto a dar loro una brutta notizia: l’acido lattico viene rimosso dall’ambiente muscolare in tempi molto brevi (si parla di qualche decina di minuti), perciò NON PUO’ CAUSARE NESSUN DOLORE IL GIORNO DOPO.
L’acido lattico viene prodotto in esercizi di intensità medio-alta, nel passaggio dal metabolismo aerobico al metabolismo anaerobico. Per fare un esempio, è come se durante una corsa ad andatura costante (fase aerobica), decidessimo di aumentare all’improvviso la nostra velocità fino a percepire un forte senso di affaticamento muscolare (fase anaerobica, e insorgenza dell’acido lattico).A fine esercizio, o al ridursi dell’intensità dello stesso, l’acido lattico subisce dei processi di trasformazione per rientrare nei meccanismi energetici, e collaborare alla formazione di energia per il movimento. Non solo se ne va presto, ma viene anche riutilizzato per scopi metabolici.
Dunque, il dolore che effettivamente si percepisce il giorno dopo?
È presto detto: si stratta di un effetto conosciuto sotto il nome di DOMS (Delayed Onset Muscle Soreness, cioè Indolenzimento Muscolare a Insorgenza Ritardata). Trattasi di veri e propri traumi a livello del tessuto muscolare, micro lacerazioni e strappi, che necessitano di un tempo di recupero attorno ai 2/3 giorni (anche di più per chi fa Body Building).
Per favorire una ripresa veloce ed efficace dalla DOMS è necessario curare l’alimentazione, il riposo, ed evitare di insistere di allenarsi sul ventre muscolare dolorante.
Nonostante questi siano concetti vecchi come la scoperta dell’America, esiste una vastissima schiera di INCOMPETENTI che si aggira nell’ambiente delle palestre e dello sport (non tutti, ma una buona parte!), che nel 2011 ancora non è stata in grado di creare una cultura vera del benessere e del movimento, tant’è che la gente ancora si aggrappa a questi luoghi comuni!
Se questi “istruttori” fossero realmente PREPARATI, invece di “brevettarsi” in qualche week-end per imparare a saltare su uno step, allora queste false credenze sarebbero già scomparse da un pezzo!
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